Partiamo subito con il dire che se sei una freelance, una consulente, una coach e se hai un’attività in proprio, tu non solo non ti devi disinteressare di questo argomento facendo la gnorri, ma anzi. Tu cara amica, il personal branding lo devi amare con la A maiuscola.
Perché? Ora ti spiego tutto. Intanto scopriamo di che si tratta.
Cos’è il Personal Branding
Secondo la definizione del maggior esperto in Italia di Personal Branding, il bravo Luigi Centenaro
il personal branding è la ragione per cui un cliente o un partner ti sceglie.
E già questo ti fa comprendere che si parla di un insieme di attività precise che hanno l’obiettivo di renderti appetibile sul mercato: per meglio dire, al tuo mercato di riferimento.
Alcune persone, traducendo letteralmente dall’inglese il termine “brand” con ” marca“, credono erroneamente che quando si parla di branding si parli solo del logo oppure che ci si riferisca a quella che in gergo tecnico si chiama, l’immagine coordinata – cioè
loghi, colori, caratteri, impaginazione e presentazione grafica dei documenti online e offline.
In parte è vero, perché l’aspetto visivo del brand è sicuramente un aspetto chiave: ma è solo un tassello del puzzle.
Quello che invece è decisamente più importante è ciò che gli aspetti visivi di un brand sottendono, ovvero l’identità , i valori, la filosofia che quella marca vuole raccontare attraverso la sua comunicazione e i suoi prodotti.
Se io ti nomino, ad esempio, Mulino Bianco, tu immediatamente pensi a famiglia, sorrisi, sole, latte e biscotti e buonumore. Ed è proprio questo che l’azienda ha scelto di raccontare di sé sperando che quando la sua cliente ideale è al supermercato, desiderosa di vedere tutta la famiglia allegra e pimpante a colazione, scelga di prendere le Macine o il Pan Di Stelle.
Se tu fossi invece single, amante della cucina salutistica, di mantenerti in forma, ti identificheresti con un altro tipo di prodotto perché hai altri valori, quindi su di te ha più presa un Gran Cereale o un Cotto al Vapore. Non a caso, le grandi aziende come la Barilla, hanno diverse gamme di prodotti e diversi brand a seconda del mercato a cui si rivolgono.
Bene. Detto tutto ciò e capito che cos’è il branding, passiamo a comprendere meglio il personal branding e veniamo a te che non sei una multinazionale, anzi: ricordiamoci che vista la dimensione della tua attività in proprio la tua “azienda” sei tu.
Il Personal Branding è proprio la pratica che usano i professionisti per promuovere loro stessi e le loro attività come “brand“.
Pensaci un attimo. Che cosa hanno in comune Alessia Marcuzzi, Chiara Ferragni, Clio Make Up, Dario Vignali, oppure – spostandoci oltre oceano – Kim Kardashian, Beyoncè, Seth Godin o Taylor Swift ?
Se la prima cosa che ti viene in mente è che hanno milioni di fans sui social media, hai ragione, sì.
Questo è sicuramente vero.
Ma la risposta che sto cercando è nella ragione “nascosta” dietro i loro milioni di seguaci sui social media.
C’è un’unica strategia che tutti condividono, una strategia che spinge un numero enorme di persone a seguirli.
La risposta: i loro brand sono ricchi, colmi e straripanti della loro grande personalità. Del loro stile e della loro “firma”.
Anzi, sarebbe più giusto dire che le loro personalità sono i loro brand. A partire dal loro look al modo unico con cui esprimono loro stessi, queste persone “impacchettano” i propri contenuti in un modo che li distingue da chiunque altro nella loro nicchia ed ecco perchè sono così seguiti ed amati.
Le persone rispettano chi lavora duramente, questo sì. Ma ahimè non basta essere bravi ed impegnarsi tanto. Infatti il pubblico ama più di seguire e comprare da coloro che sentono autentici, genuini e con i quali sentono di avere una relazione: ecco perché, in un mercato pieno zeppo di offerte, le persone sono più inclini a seguire il loro cuore più di qualsiasi altra cosa.
Ed ecco perché tu devi fare in modo che il loro cuore li porti da te.
Quindi, per ricapitolare un po’ la nostra definizione , possiamo dire che :
il Personal Branding è l’insieme delle informazioni personali e professionali che racconto di me al mio cliente ideale per fare in modo da evocare in lui un’emozione di allineamento ed empatia con me ed avvicinarlo con spontaneaità alle mie offerte.
Perché mi piace il personal branding
Quando ho aperto la mia attività nel 2008, sapevo un bel po’ di cose sulla mia attività e su come essere una brava coach, ma sapevo pochissime cose su come farla conoscere, e non avevo idee se non quelle due cosette in croce che di solito le persone fanno quando aprono un loro business. Sai, non voglio sembrarti presuntuosa, ma nella mia vita professionale fino ad allora io ero sempre stata cercata. Mi erano arrivate tante e diverse proposte e sempre avevo potuto scegliere tra più di una opportunità.
Ma quando ti metti in proprio e crei la tua attività, tutto è diverso ed ho capito rapidamente che i clienti non sarebbero arrivati in fila indiana a fiotti, davanti alla porta del mio ufficio se io non avessi fatto in modo che questo avvenisse.
E così mi sono messa a studiare marketing e web marketing, seguendo e imparando dai migliori esperti: gli americani. E non americani qualsiasi, quelli più bravi. Una tra tutte, la maestra della tanto amata Marie Forleo, cioè la mitica Ali Brown, guru della generazione di imprenditrici donne che hanno fatto la differenza negli ultimi 10 anni.
Grazie alle tecniche che ho appreso nei corsi e nei programmi di coaching che ho seguito – e che continuo a seguire – sono venuta a conoscenza del concetto di personal branding e me ne sono innamorata.
Per una come me che combatte da tutta la vita in difesa dell’autenticità, dell’originalità e del non dover per forza rientrare in categorie o schemi pre configurati da altri, puoi ben capire che sollievo e che entusiasmo nel capire che più mettevo nel mio business me stessa, la mia indole e il mio stile unico e più avrei avuto successo.
Cosa ho fatto grazie ad un buon personal branding?
- ho messo a fuoco la mia mission, ovvero perchè faccio quello che faccio e quali sono i problemi che risolvo
- ho riscritto tutti i miei testi dalla mia presentazione, all’home page, alla mia bio, alla mia pagina “about me” sul sito e su tutti i social
- ho capito che sbagliavo a volere avere il pubblico più ampio possibile e che invece esisteva una tipologia di cliente ideale che aveva bisogno di me ed ho scoperto chi era e come raggiungerla
- ho smesso di chiamarmi genericamente “coach” ed ho definito il mio titolo e la mia job description con maggior unicità e carisma
- ho creato il mio manifesto e l’ho divulgato anche sotto forma di video
- ho creato servizi ed offerte che le mie clienti volevano e vogliono davvero ed ho trovato il modo di venderli senza sentirmi “venditrice”
- ho identificato la mia “immagine” visiva, colori, immagini, stile e mi diverto un sacco a continuare a mantenerla viva
- ho cominciato a dare, dare, dare senza paura capendo che è una chiave fondamentale per crescere professionalmente.
Grazie al personal branding, ultimo, ma non ultimo, la mia attività è cresciuta esponenzialmente e ho iniziato ad attirare clienti e progetti che amo, oltre che entrate decisamente superiori, più continuative e gratificanti.
Perché dovrebbe piacere anche a te
Credo che a questo punto del post tu abbia capito bene perché un buon Personal Branding dovrebbe essere non importante per te, ma importantissimo!
Ti faccio un breve elenco giusto per semplificare i concetti chiari e tondi nella tua mente. Il Personal Branding ti deve piacere perché :
- Ti permette di dimostrare perché sei diversa da altri che offrono prodotti o servizi simili a i tuoi
- Coinvolge il tuo pubblico, catturando il suo interesse e attirandolo verso il tuo messaggio e i tuoi contenuti.
- Stabilisce rapport tra te e il tuo pubblico, crea un legame che ti aiuterà a convertire clienti potenziali in clienti veri e propri quando è il momento giusto.
- Dà prova che la tua attività non è solo chiacchiere, numeri e tecnologia glamour, ma anzi, dimostra che hai un cuore e un’anima e che sei disposta a condividerli.
- Trasforma il tuo messaggio da noioso ad affascinante, aumentando sia l’impatto di quel che dici che la qualità delle opportunità che la tua comunicazione può creare.
Ora puoi fare tre cose:
- Scrivermi qui sotto commenti, domande o raccontarmi come stai lavorando sul tuo personal branding e chiedermi magari un consiglio
- Prenotare una Discovery Session con me e raccontandomi il tuo progetto e scoprendo così quale percorso posso proporti per aiutarti a lavorare sul tuo Personal Branding e dare una svolta al tuo business.
- Partecipare al mio corso GRATUITO TOTAL FREEDOM BUSINESS BOOTCAMP cliccando qui .
0 commenti
Trackback/Pingback