Eccoci qui a proseguire con la scoperta di cos’è un sales e funnel e come fare a crearne uno per fare crescere il tuo business.
Una volta che le persone hanno scoperto te e la tua attività, il tuo obiettivo successivo è farli iscrivere alla tua mailing list.
Ed ecco che ci catapultiamo nella fase 2 e trasformiamo i nostri adorati clienti ideali da lead a prospects.
( se non sai di cosa sto parlando, leggi la prima parte di questo articolo a “puntate”)
Quando iniziamo un’attività in proprio, nella maggior parte dei casi, è fuori da Internet che ci occupiamo di fare pubbliche relazioni e raccogliere i contatti di persone potenzialmente interessate alle nostre offerte: molto semplicemente ci portiamo sempre dietro il nostro biglietto da visita e quando incontriamo qualcuno che manifesta interesse nei nostri servizi e prodotti, facciamo in modo di lasciare il nostro recapito e dare seguito con una email o una telefonata a quell’incontro fissando un caffè o un pranzo per una chiacchierata più approfondita.
Alcuni ritengono questa modalità un po’ ” vintage” ma io invece penso che creare relazioni con le persone e parlarci, sia una delle migliori cose che ti possano capitare: non solo da un punto di vista professionale, ma anche da un punto di vista personale.
Dobbiamo sempre ricordarci che siamo esseri umani e che guardarci negli occhi mentre parliamo è proprio una bella cosa.
Un bel po’ di anni fa, appena avevo iniziato la mia attività di life coaching, nell’ottica di non dovere far dipendere l’arrivo di nuovi clienti solo da incontri casuali o da eventi organizzati da altri, ho avuto l’idea di creare dei piccoli workshop gratuiti che avevo chiamato “coach & breakfast” .
Ogni mercoledì mattina, per un paio di mesi di fila, dalle 8.00 alle 8.45 del mattino, offrivo caffè e brioche nel mio studio e davo qualche spunto di riflessione, un esercizio da svolgere, spiegavo i benefici di un percorso di coaching e al termine, invitavo chi voleva saperne di più ad una chiacchierata individuale di mezz’oretta.
Ed ecco che quelle persone erano diventate mie prospect! I miei primi clienti di life coaching sono arrivati proprio da lì.
Questo modello one-to-one funziona bene per un po ‘, ma poi, naturalmente, ti rendi conto che non puoi crescere molto velocemente senza esaurirti con infiniti appuntamenti conoscitivi, quindi ti viene voglia di strutturare ed automatizzare un po’ il funnel per arrivare a numeri più alti: ed è quello che è successo anche a me.
Però, ci tengo a dirti una cosa: non sottovalutare questo modello di funnel. Se la tua attività è basata sull’offerta di servizi, fare in modo di avere conversazioni individuali di vendita con i tuoi contatti può essere il davvero miglioro metodo per arrivare al punto 3, cioè alla vendita vera e propria.
In realtà, io ancora oggi lo suggerisco a molte mie clienti quando sono troppo distratte da millemila strategie online, ma hanno invece bisogno di reddito velocemente. E nove volte su dieci, funziona!
Detto ciò, torniamo al discorso dell’automatizzazione: se vuoi migliorare e semplificare l’affluenza di lead nella tua attività, ti conviene costruire un sistema automatizzato così da poter promuovere i tuoi servizi a molte persone contemporaneamente.
Offrendo ai tuoi lead una risorsa che abbia un certo valore, ovvero offrendo un “leadmagnet” – argomento che ho sviscerato abbondantemente qui – hai ottime chance di fare iscrivere le persone alla tua lista e di conseguenza di contattarle e farti conoscere, conducendole ad interessarsi a te ed infine a proporre e vendere i tuoi servizi.
Fase 2: l’invito e la conoscenza
Vediamo insieme alcune strategie.
Torniamo all’esempio della nostra Laura e concentriamoci prima su cosa potrebbe fare offline.
Se Laura organizzasse un workshop gratuito, potrebbe al termine dello stesso regalare un audio di meditazione, oppure un piccolo gadget in cambio dei recapiti email e telefono delle persone. O magari un coupon per una sessione gratis. Insomma, ho reso l’idea?
Potrebbe anche dire che oltre al regalo consegnato in quel momento, riceverebbero una newsletter bisettimanale con consigli su come gestire le proprie emozioni e i propri comportamenti per ottenere gli obiettivi che desiderano. In questo modo Laura avrebbe non solo i recapiti, ma anche l’autorizzazione a contattare queste persone con continuità.
Spesso, quando sono sul palco alle conferenze o ai seminari, al termine della mia presentazione invito chi è interessato a venire in fondo alla sala per due parole ed è quello il momento in cui offro qualcosa in cambio dei contatti dei miei prospect.
Vediamo anche delle strategie online
La prima cosa da fare per le persone che sono arrivate sul tuo sito e fargli trovare la strada per iscriversi alla tua mailing list. Invitale ad iscriversi alla tua newsletter, al tuo gruppo su Facebook, a scaricare un ebook, un audio o un video o magari un campione di un tuo prodotto.
Io suggerisco sempre di offrire sia la newsletter che un leadmagnet per ottenere il miglior risultato: infatti, se fino ad un po’ di tempo fa bastava che tu scrivessi “iscriviti alla newsletter” e le persone lo facevano, adesso non basta più.
Devi veramente offrire qualcosa di valore ai tuoi lead per trasformarli in prospect e farti quindi conoscere meglio. Spiega bene quali sono i vantaggi di quello che riceveranno e dai istruzioni chiare su come iscriversi subito.
Ci sono molte altre cose che potremmo dire su questo argomento, ma spero che tu abbia già tratto alcune ispirazioni valide e che ti metta in azione. La prossima settimana scopriamo insieme come trasformare questi prospect in clienti. Ma intanto scrivi qui sotto nei commenti se stai già lavorando su questa fase del funnel, se offri una newsletter o un lead magnet. Scrivi qui sotto nei commenti come hai organizzato le tue strategie!
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preziosi consigli grazie